Ing. Giuliano Arbizzani
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Delegato per gli Ingegneri di Forlì-Cesena
al Comitato Nazionale Inarcassa
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Gentile collega,
sono il Delegato per gli Ingegneri di Forlì-Cesena al Comitato Nazionale Inarcassa, gli iscritti Inarcassa mi conoscono perché, normalmente, a titolo esclusivamente personale e, in nessun caso, in nome di Inarcassa, tramite e-mail, invio informazioni che possono essere utili nella gestione dei rapporti con la propria cassa di previdenza.
Questa mio articolo penso possa essere di interesse più generale e, quindi, lo invio agli ingegneri iscritti all'ordine dei quali conosco la posta elettronica.
L'argomento è la gestione separata INPS e le operazioni Poseidone 1 e 2.
Gli iscritti all'Ordine degli ingegneri provinciali che possiedono partita iva e che svolgono attività professionale devono versare il contributo integrativo a Inarcassa (da gennaio il 4%) e, se svolgono altre attività che prevedono l'iscrizione a forme di previdenza obbligatoria (INPS INPDAP ecc..), per quello che riguarda i proventi della libera professione, devono essere iscritti alla gestione separata Inps e versare il 17% di contributo previdenziale, mentre gli altri liberi professionisti, non soggetti a forme di previdenza obbligatoria, devono essere obbligatoriamente iscritti a Inarcassa e versare fino al 14,5%, nei prossimi anni, di contributo previdenziale.
Devono fare attenzione, gli ingegneri soggetti a forme di previdenza obbligatoria, che una volta pensionati, continuando a svolgere la libera professione, non devono più versare i contributi previdenziali alla gestione separata Inps ma si devono iscrivere ad Inarcassa e, quindi, sono soggetti ai versamenti previdenziali ad essa.
Le operazioni «Poseidone1» e «Poseidone2», varate dall'INPS nel II° semestre 2009 e nei primi mesi del 2010, hanno l'obiettivo di attenuare l'evasione previdenziale.
Con Poseidone1 l'INPS ha inviato 45 mila lettere a commercianti e professionisti (categorie scelte per la prima sperimentazione) che risultavano aver conseguito redditi ma non erano iscritti ad alcuna gestione professionale.
Con Poseidone2 l'incrocio dei dati reddituali con il casellario degli attivi ha fatto accendere la spia su 650 mila tra artigiani e commercianti e su più di 250 mila professionisti con redditi compresi tra 5.000 e 20.000 euro. Nel mirino i soci di società in nome collettivo, di società in accomandita, i familiari coadiuvanti, le ditte individuali, gli amministratori e sindaci e i lavoratori occasionali non risultanti iscritti alla previdenza. Buona parte di questi ha ricevuto, o riceverà, una comunicazione dell'INPS. L'incrocio è partito con i redditi 2005 a cui poi seguiranno quelli degli anni successivi.
Ovviamente, negli ultimi mesi, sono arrivati i primi dolorosi accertamenti con richieste di onerosi versamenti previdenziali a cui vanno a sommarsi le relative gravose sanzioni.
Nel documento che si può scaricare cliccando di seguito: Lettera Nicola Busin (documento in pdf) è riportata la reazione del Docente che lamenta l'ignoranza della norma, una reazione del Presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma che, tra l'altro, lamenta che forse Inarcassa doveva informare tutti questi professionisti che dovevano essere soggetti ai versamenti presso la gestione separata Inps. Infine nel documento vi è una circolare Inps inerente chiarimenti sui soggetti che si devono iscrivere alla Gestione Separata Inps.
In conclusione, al fine di fornire un modesto contributo di chiarezza, sempre senza mai parlare in nome o per conto né di Inarcassa né di Inps o di qualunque altro ente, con la presente provo a schematizzare una casistica ampia, anche se non esaustiva, dei principali obblighi previdenziali e contributivi degli Ingegneri iscritti all'Albo che esercitano in varie forme la libera professione.

INGEGNERE LIBERO PROFESSIONISTA “PURO”

(fa solo la libera professione e ha partita iva individuale, in associazione o società di professionisti, non è soggetto ad altre forme di previdenza obbligatoria)

     deve iscriversi obbligatoriamente a Inarcassa;

     se esercita in associazione o in società di professionisti provvista di partita IVA societaria, l'associazione o la società devono essere registrate a Inarcassa ma la contribuzione è a carico dei soci/associati;

     deve versare a Inarcassa i contributi soggettivo ed integrativo, in proporzione, rispettivamente, al reddito professionale e al volume d'affari individuale (2 rate minimi + conguaglio eventuale); e il contributo di maternità in quota fissa (indipendentemente dai redditi).

     per il reddito professionale e il volume d'affari prodotto in associazione, in società o in raggruppamento temporaneo, il professionista deve versare i contributi in misura proporzionale alla quota di sua competenza.

INGEGNERE DIPENDENTE

(oltre all'attività professionale è anche dipendente) - (sono assimilati ai sensi della L.3/8/98 n. 315 anche i vincitori di borsa di studio per dottorato di ricerca con contratto professionale co.co.co.)

     per l'attività professionale non deve iscriversi a Inarcassa bensì alla gestione separata INPS (art. 2, comma 26, L. 335/1995) poiché essendo anche dipendente non può iscriversi ad Inarcassa.

     con Inarcassa ha il solo obbligo di comunicazione annuale dei dati reddituali (reddito professionale e volume d'affari professionale) e di versamento del contributo integrativo sui corrispettivi percepiti per prestazioni professionali, rientranti nel volume di affari IVA.

INGEGNERE LIBERO PROFESSIONISTA PENSIONATO DI ALTRO ENTE

(ha partita iva ed è pensionato di altro ente)

     deve iscriversi a Inarcassa e versare i contributi soggettivo, integrativo e di maternità (come il libero professionista "puro")

INGEGNERE LIBERO PROFESSIONISTA PENSIONATO DI INARCASSA

(ha partita iva ed è pensionato di Inarcassa)

     Nei casi previsti dalla normativa il pensionato di Inarcassa può continuare l'esercizio della professione con conseguente obbligo di contribuzione ad Inarcassa ma è esonerato dalla contribuzione minima (paga solo in proporzione al reddito professionale e al volume d'affari professionale). Dopo ulteriori 5 anni di contribuzione la pensione viene integrata con una prestazione supplementare in riferimento alla contribuzione soggettiva versata successivamente al pensionamento.

SOCIETA' DI INGEGNERIA

     devono essere registrate ad Inarcassa (tramite trasmissione di una copia dell'atto costitutivo);

     devono effettuare la comunicazione del volume d'affari relativo all'attività professionale e devono versare a Inarcassa il contributo integrativo sui corrispettivi rientranti nel volume di affari IVA, per la quota relativa alle prestazioni professionali eseguite da Ingegneri o da Architetti.

LE COMUNICAZIONI A INARCASSA

Sono tenuti ad effettuare le comunicazioni ad Inarcassa, ex art. 16 L. n. 6/1981:

     tutti gli Ingegneri iscritti ad Inarcassa;

     tutti gli Ingegneri iscritti all'Albo, anche se non iscritti a Inarcassa, se sono tenuti a presentare dichiarazioni IRPEF ed IVA relativamente all'attività professionale svolta nell'anno cui si riferisce la dichiarazione;

     Le società di ingegneria (punto precedente)

     le società di professionisti.


Ringrazio per l'attenzione e invio i miei più cordiali saluti


Giuliano Arbizzani


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