Ing. Giuliano Arbizzani
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Delegato per gli Ingegneri di Forlì-Cesena
al Comitato Nazionale Inarcassa
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Gentile collega,

Deroga ai minimi Inarcassa

È stata approvata la deroga al versamento del contributo soggettivo minimo, si tratta di una modifica normativa assolutamente originale e inaspettata per la storia di Inarcassa

Gli associati che pensano di dichiarare un reddito 2014 inferiore a 15.690 euro, già quest’anno possono non versare il contributo soggettivo minimo (integrativo e maternità vanno sempre pagati per intero) e pagare, a dicembre 2015, il solo 14,5% del reddito effettivamente prodotto.

Il dibattito al comitato nazionale si è incentrato su se è giusto a fronte a contribuzioni minime ridotte mantenere agli associati il diritto all’assistenza, ed è stato deciso che chi vorrà usufruire di questa nuova possibilità, pur non pagando il contributo minimo soggettivo, conserverà comunque tutte le prestazioni assistenziali offerte dalla Cassa: la polizza sanitaria, l’indennità per inabilità temporanea, mutui, sussidi per particolari casi di disagio economico e per figli conviventi con gravi disabilità, così come l’accesso ai finanziamenti agevolati per l’attività professionale e le prestazioni previdenziali di natura assistenziale (invalidità, inabilità e indirette).

La nuova norma prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo.

Sono esclusi coloro che hanno i minimi ridotti (pensionati Inarcassa e giovani under 35 entro i primi 5 anni di iscrizione).

Per accedere alla deroga occorre formale domanda entro il termine stabilito annualmente dal CDA (per cui occorrerà tenere d'occhio quanto verrà pubblicato sul sito).

La facoltà si può esercitare al massimo per 5 anni in tutta la vita ante pensionamento.

Entro i successivi 5 anni si può provvedere al versamento di quanto non versato (con una maggiorazione determinata col meccanismo del regolamento riscatti) ricostituendo la piena anzianità contributiva, su quest’aspetto bisogna prestare una particolare attenzione perché con la riforma 2012 di tipo contributivo (rispetto al precedente sistema retributivo) a fronte dei versamenti minimi si avranno pensioni molto magre e in particolare avere anni di versamenti incompleti sarà molto penalizzante.

Mi spiego, l’anzianità utile alla pensione sarà riconosciuta in misura proporzionale, come in analoghi ambiti previdenziali, a quanto versato nell’anno, se non si effettua la regolarizzazione verrà decurtata l'anzianità contributiva in proporzione al non versato, calcolato in giorni.

Un esempio: prevedo un reddito sotto il minimo, quindi faccio domanda e non pago i minimi (oppure ne pago solo una parte).

Se il mio reddito è stato di €.10.000,00 pagherò i minimi in proporzione quindi:

€.2.275 x €.10.000,00 / €.15.690,00 = €.1.449,97;

poi:

— o entro 5 anni pagherò la differenza: 2.275- 1.449,97=825,03 (più interessi);

— oppure la mia anzianità per quell'anno non sarà più intera ma in ragione di

365 x 10.000,00 / 15.690,00 = 232,6 giorni arrotondati per eccesso a 233 giorni.

Se si sballa la previsione, cioè se il reddito nell’anno supera €.15.690,00 è prevista una penale, si paga tutto col conguaglio di fine anno e sulle quote di minimo non versate si pagheranno gli interessi stabiliti dall'art. 10 secondo comma a decorrere dalle scadenze ordinarie (variazioni del tasso BCE maggiorato di 4,5 punti).

Il consiglio è quello di evitare per quanto possibile di perdere anni di anzianità, dal momento che l'anzianità necessaria per la pensione di vecchiaia unificata arriverà a 35 anni e, per ovvi motivi, non pagando si rischia di andare in pensione a 70 anni e con una pensione ridotta all'osso (meno si paga e più bassa è la pensione, questo in sintesi è il contributivo).

Con la morte nel cuore sono lieto di sapere che molti iscritti gradiranno questa novità normativa.

Ringrazio per l'attenzione e invio i miei più cordiali saluti

Giuliano Arbizzani

Cesena, lì 3.4.2014

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